Storia e Monumenti di Vicoli

Ancora oggi il paese antico si stringe attorno ai resti di Castello Bastionato, che un tempo era cinto di mura e protetto da porte di accesso. Oggi del ferrigno Castello, con l'annessa chiesina, non restano che un semidirupo e parte dell'annessa abitazione su cui fa mostra di sè un mattone di terra cotta dove figurano le iniziali C.D. (Casa Ducale).

Nel 1446 Vicoli era feudo di Francesco De Riccardis; successivamente appartenente alla città di Chieti (1461) e a diversi feudatari, tra cui Alfonso Piccolomini.

Il borgo antico, oggi quasi del tutto abbandonato, sorge su un panoramico cocuzzolo, a strapiombo sulla valle del fiume Nora, in un isolamento quasi incantato.

I vicolesi (gli abitanti di Vicoli) infatti si sono spostati più a valle, creando un paese nuovo che, pur non avendo ancora memoria storica, è tuttavia immerso in uno scenario naturalistico di grande interesse, il quale ha dato vita ad un parco protetto, il Parco Territoriale Attrezzato.

Si tratta di un'area di circa dieci ettari, adagiata sulla parte destra del torrente Nora, ricca di vegetazione in cui predominano i salici e i pioppi, l'acero campestre, la roverella, lo robinia. La fauna ittica, che vive nel corso del fiume è costituita da trote, barbi e cavedani.